Pesce battezza ITALIA OLIVICOLA e promette l’attenzione del Governo alla filiera

La sottosegretaria alle politiche agricole Alessandra Pesce ha concluso i lavori dell’incontro, che si e’ svolto in un gremito Auditorium Antonianum,  nel corso del quale è stata ufficializzata la nascita di Italia Olivicola

La sottosegretaria ha risposto alle sollecitazioni venute dal vicepresidente vicario della nuova unione, Luigi Canino, finora presidente Unasco che, aprendo l’incontro, ha detto “Chiediamo a Conte  e soprattutto a Pesce grande attenzione per il settore soprattutto per quanto riguarda il piano olivicolo nazionale“.

Pesce, nel sostenere che la scelta di aggregarsi per raggiungere una massa critica può migliorare la situazione del settore olivicolo italiano, ha assicurato tre cose: che nella finanziaria 2019 ci sarà attenzione per l’olivicoltura; che entro novembre sarà convocato il tavolo della filiera olivicola nell’ambito del quale si discuterà del nuovo piano olivicolo e dello stanziamento dei fondi residui; che il nuovo governo intende tenere le porte aperte nei confronti di tutti i soggetti.

La sottosegretaria si è detta convinta che “con il piano olivicolo non si risolvono i problemi sebbene non per questo non bisogna dotarlo di risorse“. Infine Pesce ha dato notizia delle attività promozionali in corso con il Ministero dello sviluppo economico per “aggredire nuovi mercati” a cominciare dalla Cina.

Della necessità di un piano olivicolo ha parlato il presidente della Commissione agricoltura del Senato Gianpaolo Vallardi.

Con la nascita di Italia Olivicola si raggiunge un fatturato di 54 milioni di euro, ha reso noto il presidente della nuova organizzazione Gennaro Sicolo, finora presidente del CNO, ricordando la sinergia con Finoliva, Alce nero e Montalbano e il buon rapporto con Carapelli.

Sicolo ha insistito sulla necessità che chi ha il compito istituzionale di farlo, affronti la drammatica situazione della diffusione della xylella – che avanza 30 km all’anno – “affidandosi alla scienza e non alla piazza.”

Parole di apprezzamento per la nascita di Italia Olivicola sono venute dal presidente della Cia Dino Scanavino che ha parlato di un “sodalizio fatto di produttori e di prodotti al quale sommessamente abbiamo lavorato con spirito di servizio“.

Non abbiamo bisogno di aumentare i consumi ma di far conoscere il nostro olio“, ha avvertito il presidente della Cia.

Quanto riguarda il Fooi (Filiera olivicola-olearia italiana) Scanavino ha sostenuto che e’ importante che anche le organizzazioni di rappresentanza siano presenti. Sull’argomento stessa posizione ha espresso il direttore di Legacoop agroalimentare Giuseppe Piscopo ricordando che il CNO è, con soddisfazione, socio da anni. Piscopo ha parlato di una “grande iniziativa di valore politico e sociale che, però, deve avere un risvolto economico per un settore che ha bisogno di maggiore organizzazione del prodotto. I vostri numeri vi consegnano una grossa responsabilità”, ha aggiunto, augurandosi di continuare a collaborare.

Italia Olivicola si candida a pieno titolo a governare il futuro del settore grazie a due presidenti, Gennaro e Luigi, che hanno profuso un grande impegno per la nascita dell’organizzazione che rappresenta la stragrande maggioranza degli olivicoltori“, ha detto il presidente della Copagri Franco Verrascina. “State dando oggi un segnale forte a tutta la agricoltura e il messaggio è che ‘si può fare’”, ha concluso.

Fonte: www.agrapress.it