Psr, tre mesi di tempo per evitare il rischio disimpegno
C’è tempo ancora tre mesi, 90 giorni a partire da oggi, per spendere le risorse pubbliche comunitarie stanziate nel 2015 per finanziare i vari Programmi di sviluppo rurale (20 regionali e 2 nazionali). Al 30 giugno 2018 risulta infatti impiegato solo il 18,35% della dotazione finanziaria a valere per i Piani di sviluppo rurale 2014-2020 e la spesa pubblica cumulata ammonta a 3,837 miliardi di euro, a fronte di uno stanziamento complessivo di oltre 20,9 miliardi.
A lanciare l’allarme è Giorgio Mercuri, Presidente Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, che esprime «forti preoccupazioni sul rischio incombente di disimpegno». Da quest’anno infatti è scattato il primo disimpegno automatico con la regola “N +3”, vale a dire che la Commissione Europea procederà al disimpegno degli stanziamenti di bilancio del 2015 che non siano stati utilizzati entro il 31 dicembre 2018. Mentre regioni come Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Sicilia, Veneto, Toscana, hanno già raggiunto il loro obiettivo di spesa, ci sono altre regioni che risultano purtroppo ancora indietro e che potrebbero vedere tutte le loro risorse ritornare tra tre mesi esatti nelle casse di Bruxelles.
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Fonte: www.terraevita.edagricole.it