Sentenza TAR Puglia relativa ai ricorsi contro il PSR. Commenti

Il Tribunale Amministrativo Regionale, con sentenza N. 00513/2019 emessa lo scorso 6 aprile, ha dichiarato l’improcedibilità dei ricorsi relativi al bando della Sottomisura 4.1A del PSR Puglia 2014-2020, dedicato agli investimenti strutturali delle aziende agricole.

La sentenza dà ragione alla Regione Puglia e all’attività procedurale e istruttoria svolta fino ad oggi. 201900513_01 SENTENZA PSR

La sentenza del TAR – dichiara l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia – restituisce onore alla Regione Puglia e al lavoro svolto in questi anni. Purtroppo molti, taluni perché in mala fede altri per aver esasperato i contenziosi amministrativi, hanno limitato la nostra possibilità di esser veloci ed efficaci.

Oggi con questa sentenza, che di fatto fa decadere tutte le pretese dei ricorrenti, riconosce la bontà delle procedure e delle istruttorie della Regione Puglia e ci conferma che il bando ha una logicità ed una corretta selettività. Questa decisione ci permette di rimettere in pista in tempo utile le procedure al fine di poter essere ancora più performanti e utili al progresso della nostra agricoltura regionale.

Confido che, con l’occasione, si possa finalmente ripristinare un clima di fiducia nelle istituzioni e ridurre il clima di litigiosità tra operatori che ha caratterizzato gli ultimi mesi. In questo modo si potrà far sì che i beneficiari individuati possano completare gli investimenti in tempi rapidi e che si possano cogliere quanto prima le opportunità che arriveranno dai nuovi bandi, dove tutti gli esclusi potranno trovare nuove occasioni. Oggi parte un nuovo inizio per la nostra agricoltura“.

Ma le polemiche sia politiche che sociali non sono mancate.

Il gruppo regionale di Direzione Italia replica all’assessore Di Gioia: “E’ stato proprio l’assessorato all’Agricoltura a creare il problema con scelte quanto meno discutibili nella redazione del bando, rese ancor più eclatanti dalle inefficienze della struttura e ora la Regione Puglia ha anche la spudoratezza di autocelebrarsi. È ampiamente dimostrabile, infatti, dal contenuto delle diverse ordinanze emesse dal TAR, che la Regione non dice la verità e che solo grazie all’intervento dei giudici amministrativi, che ha imposto più volte alla Regione di procedere celermente all’istruttoria delle domande presentate e collocate nella parte utile della graduatoria, che si è finalmente giunti a definire una successiva graduatoria che di fatto sconvolge la precedente“.

GranoSalus ricorrerà al TAR avverso la nuova graduatoria formulata dalla Regione sulla base di controlli parziali delle domande presentate. Gli agricoltori preannunciano così nuove battaglie legali contro la Regione Puglia, col sostegno del Sen. De Bonis.

Già in passato, il Tar aveva riscontrato gravi anomalie nella modalità di attribuzione dei punteggi che, purtroppo, permangono anche nella nuova graduatoria, anche questa meritevole di impugnazione. È strumentale e fuorviante il comunicato diffuso dalla stampa, secondo il quale il Tar avrebbe bocciato 150 ricorsi dando ragione al’ass. Di Gioia e torto ai “furbetti”. Viste le censure espresse dal Tar, in sostanziale accoglimento dei numerosi ricorsi, l’ass. Di Gioia si è affrettato, ma non troppo, a rifare la graduatoria alla luce delle indicazioni fornite dal tribunale amministrativo, che ha dovuto dichiarare l’improcedibilità dei ricorsi. La graduatoria impugnata, difatti, non esiste più, ed è stata sostituita da una nuova formalizzata dalla Regione che, però, l’ha erroneamente stilata, verificando tutte le domande“.

Il mare del PSR pugliese continua ad essere agitato…..