Interviste a on. Paolo De Castro, vice pres. comm. Agricoltura Parlamento Europeo; Giuseppe Ferro, accademico dei Georgofili.
www.norbaonline.it/od.asp?i=46626&puntata=Maglie-De-Castro-su-xylella-e-Pac&pr=TGNORBA
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Un puntuale servizio del direttore de L’Informatore Agrario, Antonio Boschetti, che intervista Donato Boscia, responsabile del CNR-Ipsp di Bari, e descrive la situazione del territorio salentino investito dall’attacco della xylella fastidiosa pauca.
Salento, terra di mare e di ulivi. Anzi, di mare e basta, perché gli ulivi se li sta portando via la xylella. Continua a leggere
Per leggere l’intera Determina: http://www.emergenzaxylella.it
On April 24, a French delegation from the Minister of Agriculture and the Minister of Environment took part to a meeting with Italian authorities, stakeholders and researchers in the city of Racale (Apulia region) to discuss the latest information on Xylella fastidiosa and raise awareness on the measures to take in order to hamper the spread of the bacterium in Europe.
The meeting was organized by Coop. ACLI Racale with the coordinators of H2020 projects POnTE and XF-ACTORS.
Il 9 aprile scorso è stata pubblicata la sentenza N. 00573/2018 REG.PROV.COLL. N. 00693/2017 REG.RIC. del TAR Puglia – Lecce Sezione Terza su un ricorso mirato all’annullamento di atti che obbligano all’abbattimento di piante infette da Xylella fastidiosa. Continua a leggere
«Bene ha fatto il Presidente Emiliano ad invocare l’intervento del Governo per accelerare le procedure degli abbattimenti. Il batterio della xylella non si ferma ad ascoltare le chiacchiere di santoni e nullafacenti ma avanza inesorabile verso la provincia di Bari, cuore dell’olivicoltura pugliese e nazionale. Bisogna intervenire in maniera decisa, ma purtroppo dolorosa, perché la situazione è ormai diventata insostenibile». Ci sono pochi dubbi per il Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, Gennaro Sicolo, che è intervenuto a Bari al convegno “Le sfide dell’olivicoltura pugliese”.
La ricetta, per Sicolo è semplice: «Si proceda con l’applicazione rigorosa delle misure di emergenza adottate sia dall’Unione Europea, sia dal recente Decreto Martina, si attivino misure specifiche del Piano Olivicolo Nazionale e si faccia di tutto per sbloccare il sistema di aiuti previsto dalle norme europee per i costi legati alla prevenzione, al controllo e all’eradicazione e per indennizzare i relativi danni che sono stati causati».
Lamentando la mancanza di rapidità e attenzione da parte del governo nazionale, il presidente ha chiesto interventi urgenti: «Non possiamo più aspettare: attendere significa consentire al batterio di avanzare ancora e compromettere il futuro dell’olivicoltura nazionale».
Sicolo ha affrontato anche il tema dei danni delle gelate di febbraio. «Sono davvero spaventosi – ha detto il presidente del CNO – abbiamo atteso la primavera per verificare con precisione l’entità di questo disastro per l’olivicoltura pugliese e italiana: parliamo di una riduzione del 60% della produzione in Puglia, con le province di Bari e Bat particolarmente colpite, e di un miliardo di euro di perdite su tutto il territorio nazionale, tra grave crisi dell’indotto e drastico ridimensionamento del numero delle giornate lavorative».
«Il problema serio è che i danni si ripercuoteranno ancora a lungo – ha detto Sicolo invocando l’intervento urgente della Regione per la richiesta dello stato di calamità e la sospensione dei mutui in corso – non solo per la prossima campagna olivicola, perché molti produttori saranno costretti ad interventi straordinari, come il taglio degli alberi al ceppo».
Per il futuro, intanto, sarà necessario «organizzare una filiera olivicola italiana compatta, dall’industria alla produzione, passando per i consumatori ed il coinvolgimento della grande distribuzione che assume un ruolo fondamentale nella commercializzazione di un prodotto italiano e di qualità», ha aggiunto l’imprenditore bitontino.
«La vittoria, in seno al Comitato consultivo del Consiglio Oleicolo Internazionale – ha fatto notare Sicolo – della filiera italiana nella battaglia per la tutela del panel test è la testimonianza di come sia necessario procedere con l’unità di tutti gli attori del settore per far emergere l’Italia in un contesto olivicolo difficile e frammentato. Già da diversi mesi stiamo lavorando nel FOOI (Filiera Olivicola Olearia Italiana) con Assitol, Assofrantoi, Aifo, Unasco, Unapol, e associazioni dei consumatori per garantire ai consumatori un prodotto di qualità, tracciato dal campo alla tavola, e ai produttori il giusto riconoscimento del loro lavoro».
Fonte: www.bitontoviva.it
“E’ necessario, senza indugi, cercare di bloccare l’avanzata della xylella verso nord e procedere al reimpianto nella zona infetta”. Così il vicepresidente della commissione agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro, oggi a Maglie per illustrare le novità introdotte dalla riforma della Pac.
Interviste a on. Paolo De Castro, vice pres. comm. Agricoltura Parlamento Europeo; Giuseppe Ferro, accademico dei Georgofili.
www.norbaonline.it/od.asp?i=46626&puntata=Maglie-De-Castro-su-xylella-e-Pac&pr=TGNORBA
C’è tempo fino al 30 aprile per effettuare le operazioni di potatura, chi non seguirà le regole riceverà una sanzione di 1.000,00 euro
Al fine di favorire un’adeguata campagna di sensibilizzazione sulle buone pratiche agricole per contrastare l’emergenza fitosanitaria della Xylella fastidiosa nei territori pugliesi, i carabinieri forestali avvieranno una intensa attività di informazione allo scopo di fornire le linee guida di riferimento sia per le aziende colpite dall’emergenza sia per le aziende che trovandosi nella stessa zona devono adottare misure preventive per evitare di essere infettate.
Ai sensi della delibera di Giunta regionale n. 1999 del 13 dicembre 2016, dal 1° marzo al 30 aprile vi è infatti l’obbligo, in tutti i terreni agricoli ed extra-agricoli, di eseguire le azioni di controllo meccaniche contro il vettore consistenti in lavorazioni superficiali del terreno oppure trinciatura.
Anche i titolari e i gestori di aree di servizio lungo le strade, i proprietari/conduttori di scarpate stradali e ferroviarie, sponde di canali, pertinenze di stazioni di servizio stradali, aree a verde pubblico hanno l’obbligo di lavorare il terreno.
Chi non seguirà le regole riceverà una sanzione amministrativa di mille euro.
La legge regionale ha previsto per coloro che non rispettano le prescrizioni l’esclusione dal partecipare a bandi per l’erogazione di contributi anche a valere su fondi comunitari. Pertanto, al fine di contenere l’emergenza fitosanitaria, in tutto il mese di aprile, i Carabinieri forestali attueranno nei territori della zona di contenimento, cuscinetto e zona infetta una polizia di prossimità “rurale” realizzando una “vicinanza preventiva” al cittadino tendente a garantire adeguate forme di comunicazione così da invogliarlo ad adottare tutte le misure necessarie in grado di contribuire a contenere la diffusione del batterio.
Tale attività preventiva favorirà un’azione repressiva meno gravosa per il settore agricolo-oleario già in crisi per i danni subiti dalla stessa emergenza. I militari impegnati nell’attività, che sarà svolta prevalentemente nelle aree rurali, inviteranno direttamente gli agricoltori/cittadini incontrati in loco ad attuare le misure previste. Al fine di raggiungere le zone più impervie saranno utilizzate anche pattuglie a cavallo e Comandi Stazioni mobili.
Seguirà la fase repressiva con le ispezioni in tutto il territorio ricadente nella fascia di cuscinetto, contenimento e infetta. Infatti, a partire dal primo maggio e per i 45 giorni successivi (ovvero entro il 15 giugno prossimo) i Reparti saranno impegnati nei controlli sull’attuazione delle misure obbligatorie di contrasto alla Xylella. Nei confronti dei proprietari/conduttori, privati e pubblici, che risulteranno non in regola saranno comminate le sanzioni previste. …
Fonte: www.ilikepuglia.it
«Finalmente, dopo una lunga e incomprensibile odissea, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale per il contrasto a Xylella fastidiosa che autorizza l’impianto di ulivi nella zona infetta. Adesso la Regione proceda celermente con le indicazioni operative circa le varietà ammesse»
Lo affermano le varie associazioni che incalzano affinché l’ente regionale completi l’iter in modo che gli olivicoltori possano tornare a piantare ulivi. Si aspetta quindi la pubblicazione del «bando relativo alla misura 4.1C del PSR (investimenti in agricoltura) che, come è stato assicurato, prevede finanziamenti per 32 milioni di euro; del bando relativo alla misura 5.2 per il ripristino del capitale produttivo, nonché il bando per la rinegoziazione dei mutui e l’abbattimento degli interessi».
«E’ oggi compito del Governo nazionale e della Regione Puglia far in modo che si possa procedere al reimpianto degli ulivi». Lo sostiene il Movimento 5 Stelle in Puglia, con il capogruppo in Consiglio regionale, Cristian Casili, in una nota sul ripristino del potenziale produttivo olivicolo danneggiato o distrutto dalla Xylella e sulle ultime misure a sostegno delle aziende olivicole in zona infetta, messe in campo dall’amministrazione Emiliano.
Il cinquestelle ritiene «non sufficienti le risorse stanziate” dalla Regione Puglia in favore dei territori colpiti dalla Xylella, con l’impegno di 10 milioni sul ripristino e di 32 milioni per gli investimenti delle aziende olivicole, mentre il reimpianto degli ulivi è fermo in attesa che il comitato fitosanitario nazionale indichi quali cultivar possono essere utilizzate. L’impasse che sta interessando il Psr pugliese, che vale 1,6 miliardi di euro – prosegue – ha praticamente immobilizzato – a giudizio di Casili – gli investimenti di centinaia di aziende, molte delle quali costrette a ricorrere ai Tar. A ciò si aggiunge la disperazione del comparto olivicolo che, in provincia di Lecce, ha visto un crollo vertiginoso delle produzioni, un abbandono sempre più consistente delle campagne e – conclude – un’intera filiera olivicola compromessa».
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